martedì 7 ottobre 2014

Gli autori

Andrea Pirondini - Storia e sceneggiatura 

Riverso in questo progetto tutto il mio amore per le serie supereroistiche giapponesi, i robottoni, la preistoria, la fantascienza e le supereroine. Pensare, progettare e scrivere “Megarette” mi dà una grande emozione, e vedere i miei pensieri tradotti in immagini da artisti non distanti dal mio immaginario, mi dà un’emozione ancora più grande. 

Giacomo Pilato - Disegni

La mia passione per i fumetti nasce da tutto quell’immaginario che passava la tv negli anni 90: He-Man, Tiger Man, Mazinger, Voltron, Power Rangers, MacGyver e potrei continuare ancora per ore.
Le mie prime paghette settimanali le ho “donate” tutte alla fumetteria in centro: Slam Dunk, Berserk, Evangelion. A quel tempo, per me, esisteva solo la narrativa giapponese… La adoravo!
Durante gli anni della scuola internazionale di Comix, a Roma, ho iniziato a leggere di tutto, dai fumetti americani ai cartonati francesi. Non sono mai stato un fanatico di serie a fumetti, ma Maus, Watchmen, Il ritorno del Cavaliere oscuro, Sin City, Hellboy, Blacksad, hanno cambiato il mio modo di intendere il fumetto e l’arte in generale.
Durante il periodo Accademico, Pittura, Scultura, Fotografia, Grafica d’Arte hanno nutrito l’amore per l’esplorazione, con la consapevolezza che qualsiasi tipo di mezzo utilizzato nasce da una base comune che è il bisogno di conoscere e riconoscere se stessi attraverso una qualsiasi forma che solo l’arte può restituire… Ed è sempre una nuova scoperta!
La collaborazione al progetto Megarette nasce da questo mio riconoscermi nell’immaginario creato da Andrea ed Aldino e volermici immergere fino in fondo perché pulsa di una passione sincera e contagiosa alla quale mi fa piacere poter dare il mio piccolo contributo.

Fabio Govoni - Disegni 

Ho pochi ricordi dei miei primi anni di vita: ad esempio non ricordo chiaramente come abbia imparato a leggere o a scrivere... ma ricordo il mio primo disegno, come fosse ieri. Una piccola auto. Due ruote e una forma semplice.
Da preadolescente sono riuscito a mettere le mani su riviste e fumetti di mio padre e mio zio: Linus, Diabolik, Alan Ford... Skorpio, Lanciostory. Ma c'è stato anche il Corriere dei Piccoli, prima. E le grandi strisce di Sturmtruppen e Lupo Alberto. E poi, come i miei compagni di avventura Megarettiani, è arrivato il tempo degli anime giapponesi, i grandi robot, i pirati spaziali, i lottatori, i pugili, i futuri postapocalittici.
Ho sempre voluto fare fumetti, ma non sapevo quanto fosse difficile vivere di fumetto. Quindicenne, ho iniziato a collaborare con la rivista di fumetto amatoriale Casablanca, edita a Modena e distribuita in tutta italia. Da una sua "costola" è nato il progetto Ironheart, mensile in formato Bonelli (ai tempi leggevo stabilmente Dylan Dog e Nathan Never) al quale ho aderito con entusiasmo al primo anno di Economia. Sì, Economia... perchè, in fondo, sono un autodidatta, e questo è forse uno dei miei grandi rimpianti: aver scelto il liceo scientifico anzichè quello artistico.
Terminata l'avventura di Ironheart e scottato un po' dal mondo del fumetto di allora, mi sono dedicato ad altro finchè non ho avuto l'occasione di lavorare con alcune gallerie d'arte e portare il mio stile fumettistico sulla tela. Dal 2007 dipingo e collaboro con gallerie in Italia. Non ho però mai smesso di disegnare e negli ultimi anni sono tornato stabilmente al disegno e all'illustrazione, pittura permettendo. Il progetto Megarette mi è stato proposto dopo aver pubblicato su Internet alcuni lavori di un altro progetto al quale stavo lavorando. Per l'ambientazione, i personaggi, la tematica e la professionalità dimostrata non hanno fatto alcuna fatica a convincermi! Spero solo di essere all'altezza.