Andrea
Pirondini - Storia e
sceneggiatura
Riverso
in questo progetto tutto il mio amore per le serie supereroistiche
giapponesi, i robottoni, la preistoria, la fantascienza e le
supereroine. Pensare, progettare e scrivere “Megarette” mi dà
una grande emozione, e vedere i miei pensieri tradotti in immagini da
artisti non distanti dal mio immaginario, mi dà un’emozione ancora
più grande.
Giacomo Pilato - Disegni
La
mia passione per i fumetti nasce da tutto quell’immaginario che passava
la tv negli anni 90: He-Man, Tiger Man, Mazinger, Voltron, Power
Rangers, MacGyver e potrei continuare ancora per ore.
Le mie prime
paghette settimanali le ho “donate” tutte alla fumetteria in centro:
Slam Dunk, Berserk, Evangelion. A quel tempo, per me, esisteva solo la
narrativa giapponese… La adoravo!
Durante gli anni della
scuola internazionale di Comix, a Roma, ho iniziato a leggere di tutto,
dai fumetti americani ai cartonati francesi. Non sono mai stato un
fanatico di serie a fumetti, ma Maus, Watchmen, Il ritorno del Cavaliere
oscuro, Sin City, Hellboy, Blacksad, hanno cambiato il mio modo di
intendere il fumetto e l’arte in generale.
Durante il periodo
Accademico, Pittura, Scultura, Fotografia, Grafica d’Arte hanno nutrito
l’amore per l’esplorazione, con la consapevolezza che qualsiasi tipo di
mezzo utilizzato nasce da una base comune che è il bisogno di conoscere e
riconoscere se stessi attraverso una qualsiasi forma che solo l’arte
può restituire… Ed è sempre una nuova scoperta!
La collaborazione al
progetto Megarette nasce da questo mio riconoscermi nell’immaginario
creato da Andrea ed Aldino e volermici immergere fino in fondo perché
pulsa di una passione sincera e contagiosa alla quale mi fa piacere
poter dare il mio piccolo contributo.
Fabio Govoni - Disegni
Ho
pochi ricordi dei miei primi anni di vita: ad esempio non ricordo
chiaramente come abbia imparato a leggere o a scrivere... ma ricordo il
mio primo disegno, come fosse ieri. Una piccola auto. Due ruote e una
forma semplice.
Da preadolescente sono riuscito a
mettere le mani su riviste e fumetti di mio padre e mio zio: Linus,
Diabolik, Alan Ford... Skorpio, Lanciostory. Ma c'è stato anche il
Corriere dei Piccoli, prima. E le grandi strisce di Sturmtruppen e Lupo
Alberto. E poi, come i miei compagni di avventura Megarettiani, è
arrivato il tempo degli anime giapponesi, i grandi robot, i pirati
spaziali, i lottatori, i pugili, i futuri postapocalittici.
Ho
sempre voluto fare fumetti, ma non sapevo quanto fosse difficile vivere
di fumetto. Quindicenne, ho iniziato a collaborare con la rivista di
fumetto amatoriale Casablanca, edita a Modena e distribuita in tutta
italia. Da una sua "costola" è nato il progetto Ironheart, mensile in
formato Bonelli (ai tempi leggevo stabilmente Dylan Dog e Nathan Never)
al quale ho aderito con entusiasmo al primo anno di Economia. Sì,
Economia... perchè, in fondo, sono un autodidatta, e questo è forse uno
dei miei grandi rimpianti: aver scelto il liceo scientifico anzichè
quello artistico.
Terminata l'avventura di Ironheart e
scottato un po' dal mondo del fumetto di allora, mi sono dedicato ad
altro finchè non ho avuto l'occasione di lavorare con alcune gallerie
d'arte e portare il mio stile fumettistico sulla tela. Dal 2007 dipingo e
collaboro con gallerie in Italia. Non ho però mai smesso di disegnare e
negli ultimi anni sono tornato stabilmente al disegno e
all'illustrazione, pittura permettendo. Il progetto Megarette mi è stato
proposto dopo aver pubblicato su Internet alcuni lavori di un altro
progetto al quale stavo lavorando. Per l'ambientazione, i personaggi, la
tematica e la professionalità dimostrata non hanno fatto alcuna fatica a
convincermi! Spero solo di essere all'altezza.